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Omaggio a Prince, viaggiare con la sua musica.

By 07:55 , ,


Lo so che questo blog è dedicato prevalentemente ai viaggi ed al tempo libero, ma credo che si possa viaggiare anche solo ascoltando musica. Questo di oggi infatti, vuole essere solo una piccola digressione dai consueti temi trattati in questo blog e, nello stesso tempo, un modesto omaggio ed un dolce e riconoscente ricordo ad una persona, ad un artista che ci ha lasciati un anno fa il 21 aprile 2016 e che personalmente mi ha regalato gioia, donato il gusto infinito per la bellezza che solo la musica può regalare.
Lui si chiama Prince ed era un nome che aveva scelto consapevolmente, perché sapeva che il suo talento era unico e sarebbe rimasto nella storia. 
Il suo vero nome all’anagrafe era Roger e poiché oggi i miei ricordi sono principalmente per quell'uomo lo chiamerò solo Roger.


Come dicevo la musica può farti viaggiare accendendo le ali della fantasia, ma può anche farti esprimere in maniera straordinaria.
Lui ha saputo combinare entrambe le cose e per questo lo voglio ringraziare pubblicamente.
Roger mi ha regalato la gioia, ma anche una profonda tristezza lasciandomi attonito per la sua prematura scomparsa pur essendo consapevole che tutta la sua musica è un tesoro inestimabile di energia, di belle sensazioni e di voglia di vivere.
Io non riesco ad esprimere fino in fondo ciò che davvero Roger è stato per me e non credo che alla fine di questo post riesca a farlo.
Mi sono solo accorto, dopo la sua scomparsa, quanto lui fosse riuscito ad influenzare positivamente la mia vita.
Roger è stato per me, e lo sarà sempre, un compagno di vita discreto, ma sempre presente che ha accompagnato il mio modo di essere, il mio comportamento, le mie abitudini, le mie paure di tutti i giorni, insomma la mia esistenza.
Sotto certi aspetti, Roger ha avuto la stessa prepotente influenza che ebbe con me il mio primo insegnante delle scuole elementari, 
Si chiamava Nicolò ed anche lui ha influenzato, questa volta maldestramente la mia vita. Di Nicolò ricordo solo una inutile violenza verbale, fisica e psicologica nel ribadire il suo ruolo su noi alunni. Lui era pagato per educarci ed invece ci ha lasciato un orribile ricordo di ciò che la scuola (non) deve essere, quella famosa palestra di vita che mai più riuscirò a vivere.
Roger invece mi ha aperto un mondo fatto di musica con mille stili, tante sfaccettature, mille rivoli di bravura e destrezza e soprattutto genialità da vendere
Con lui ho imparato a conoscere ed apprezzare la chitarra elettrica suonata in maniera poetica
Con lui ho apprezzato ogni forma di espressione artistica. Con lui ho apprezzato internet come forma di liberazione dalle case discografiche. Qualche sera fa, mi sono accorto che addirittura il mio modo di ballare in discoteca è stato influenzato dai Kiss e Purple rain.
La sua musica continua a permearmi, coinvolgermi ed avvolgermi
Sign of the times è l’album che esprime al meglio la sua arte ed invito tutti ad ascoltare almeno qualche pezzo.
Caro Roger, sarai un punto di riferimento per tutti coloro che amano la musica e per me che, grazie a te, riesco sempre a viaggiare.



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