Ecco quanto costa telefonare quando andiamo in vacanza in Europa
Negli ultimi anni, all'inizio di ogni estate, siamo stati sempre abituati ad un taglio delle tariffe telefoniche da parte dell'Unione Europea. Chi si recava all'estero poteva usufruire, ogni anno, di tariffe sempre più basse di roaming.
Il 2015, secondo le promesse, sarebbe dovuto essere l'anno della svolta e della abolizione del sovrapprezzo applicato alle telefonate, sms ed ai collegamenti ad internet! Ed invece, proprio quest'anno, le tariffe di roaming rimarranno al palo e si continuerà a pagare per ogni telefonata ricevuta od inviata quando ci si trova in uno dei paesi UE.
La cosi detta "eurotariff", applicata come tariffa base da tutti gli operatori di telefonia mobile, consiste:
per il traffico voce
- telefonate effettuate dall'estero verso l'Italia, 23,18 centesimi di euro al minuto con scatto alla risposta pari a 30 secondi di conversazione
- telefonate ricevute dall'Italia quando ci si trova all'estero 6,1 centesimi di euro al minuto senza scatto alla risposta.
sms
il costo è di 7,32 centesimi di euro per sms inviato mentre, nessun costo è previsto per quelli ricevuti
traffico dati
24,4 centesimi per ogni Mb consumato. In questo caso è sempre preferibile verificare l'esistenza di una linea WiFi per una navigazione più veloce economica e sicuramente più stabile.
La rivoluzione dal 2017
Dopo anni di trattative e di continui rinvii che facevano temere il peggio, finalmente la Commissione Europea, contestualmente al Parlamento ed al Consiglio, ha approvato la nuova eurotariff che prevede il totale azzeramento dei costi extra per ricevere e telefonare dall'estero a partire dal 2017.
Un primo consistente cambiamento però avverrà già ad aprile 2016 quando le tariffe per ricevere ed inviare telefonate saranno pari a 5 centesimi di euro mentre, quelle per inviare sms si attesteranno a 2 centesimi. Il roaming dati sarà tariffato a 5 centesimi a Mb.
La vera rivoluzione è prevista per giugno 2017 quando nessun costo extra potrà essere addebitato a chi si reca nei paesi UE.
Questo è un primo grande passo per un mercato unico europeo delle telecomunicazioni.
Noi staremo a vedere gli sviluppi!
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